Memoteca Pian del Bruscolo

Ho deciso di piantare un viale di tigli, perché sono anziano. Alla mia età, credo sia necessario fare atti di fiducia nel futuro su questa terra. Sono sotto il mio eremo: non so per quanti anni potrò sentire il profumo strabiliante che emanano in maggio, soprattutto la mattina presto e nelle lunghe serate piene di luce. Quel profumo che sale dalla terra della collina, sarà soprattutto per gli altri che verranno dopo di me.

Enzo Bianchi a Elena Loewenthal, Vi resterà il profumo dei miei tigli, da “La Stampa”, 1 Dicembre 2010

Daniel Mendelsohn: Gli scomparsi

Daniel Mendelsohn (New York, 1960)

Quindi fu per una sorta di senso di colpa, per il desiderio di conoscere cosa era realmente accaduto loro, per quanto ancora si poteva appurare, che infine mi decisi a tornare indietro. Mettere da parte il computer, l’assertività dei libri e dei documenti, con le loro descrizioni degli eventi così stringate da non dare mai l’impressione che fossero effettivamente occorsi a persone in carne e ossa…; rinunciare alla comodità di consultare atti ufficiali e alla praticità di internet, mettersi in viaggio e compiere ogni sforzo necessario, per quanto scarsi potessero essere i risultati, per scoprire chi e cosa fosse ancora rimasto; invece di leggere libri e apprendere i fatti in quel modo, avrei “parlato con tutti loro”, come un tempo facevo con mio nonno. E così avrei accertato, persino così tardi, se fosse ancora possibile scovare altri indizi…

Daniel Mendelsohn, Gli scomparsi, Neri Pozza, 2007 (trad. G. Costigliola)

 
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