Memoteca Pian del Bruscolo

Itinerari tra storia, memoria e realtà

La porta della chiesa di Sant'Isidoro di Sant'Angelo in Lizzola

E la fine di tutto il nostro esplorare

sarà arrivare dove siamo partiti

e conoscere il luogo per la prima volta

Thomas Stearns Eliot

 

 

Questa sezione del sito propone, in forma sintetica, i percorsi descritti nel volume Pian del Bruscolo. Itinerari tra storia, memoria e realtà, pubblicato nel marzo 2009 dall’Unione dei Comuni e dalla Memoteca Pian del Bruscolo con il contributo di Banca dell’Adriatico, e curato da Cristina Ortolani.

Per la prima volta il territorio dell’Unione dei Comuni, compreso tra i confini di Colbordolo, Monteciccardo, Montelabbate, Sant’Angelo in Lizzola e Tavullia, viene letto in maniera unitaria, attraverso cinque temi che ne evidenziano le radici comuni. Una lettura d’insieme che nasce dall’esperienza della Memoteca Pian del Bruscolo: i racconti, i documenti e le immagini raccolte nei primi tre anni di attività hanno consentito di ritrovare e segnalare episodi, volti e storie attraverso i quali conoscere o riscoprire le terre dei cinque comuni dell’Unione, raccontate dalla prospettiva di chi li ha abitati, costruiti, frequentati.

Dopo Caccia alle tracce, il volume di itinerari è la seconda pubblicazione della Memoteca Pian del Bruscolo. Un’altra occasione per far conoscere il progetto anche al pubblico che abitualmente non frequenta la rete e, soprattutto, la conferma della connotazione più vitale e meno nostalgica della Memoteca, così come emerge dalla quotidiana frequentazione di persone e luoghi dove usi e tradizioni di stampo antico coesistono senza troppi attriti con la contemporaneità.

 

 

Proprio questo scambio tra passato e presente guida i percorsi alla scoperta di Pian del Bruscolo: dal cammino del fiume Foglia, sul quale si sono formati i primi insediamenti in epoche remote, al Medioevo delle pievi, delle rocche e dei castelli fino ai giorni tragici della Linea Gotica: i primi quattro itinerari si snodano nel passato, evidenziando i momenti salienti di una storia condivisa, senza trascurare le peculiarità di ogni borgo, nel tentativo di restituire almeno in parte l’atmosfera calda e affettuosa degli incontri della Memoteca. L’ultimo itinerario supera i confini dei singoli Comuni ponendo in prospettiva la “Città Futura”, che va sviluppandosi nella Piana del Foglia, tra Osteria Nuova e Rio Salso, un tracciato che torna a ricalcare il corso del fiume, disegnando lo scenario sostenibile di un’armonia tra l’uomo e il suo ambiente.

 

Pian del Bruscolo - mappa da Google maps

 

 

Apsella di Montelabbate, l'abbadia di San Tommaso in Foglia (foto Cristina Ortolani)
Monteciccardo, paesaggio con il Conventino dei Servi di Maria (foto Giorgio Trebbi)
Montefabbri (Colbordolo), veduta notturna (foto Mirco Brizi e Sandro Tontardini)
Tavullia, Quota 204 (foto Leo Mattioli)
Il territorio della Città Futura visto dal Monte di Montecchio (foto Cristina Ortolani)

 

 

Primo itinerario - Il cammino del fiume

 

 

 

  

 

Secondo itinerario - Il segno della storia, prima parte

 

 

 

 

  

 

Terzo itinerario - Il segno della storia, seconda parte

 

 

 

 

  

 

Quarto itinerario - Linea Gotica

 

 

 

 

 

 

Quinto itinerario - La città futura

 

 

 

Pian del Bruscolo, un po' di storia

Gli attuali confini amministrativi del territorio dell’Unione “Pian del Bruscolo” ricalcano quelli di feudi e possedimenti signorili medioevali all’interno del contado di Pesaro. Quasi tutti i castelli di queste colline sono citati nella bolla del 1047 con la quale Clemente II, ospite dell’abbadia di San Tommaso in Foglia, donava ai monaci benedettini le terre confiscate ad Alberico, conte di Pesaro.

Coinvolte tra il XIII e il XIV secolo nelle lotte tra guelfi e ghibellini, contese tra i Malatesta, i Montefeltro e gli Sforza fino al 1445, anno in cui Pesaro e i suoi dintorni passano definitivamente a questi ultimi, le terre della bassa Valle del Foglia entrano nel 1513 a far parte del ducato dei Della Rovere, signori di Urbino dal 1508. Nel 1631, alla morte di Francesco Maria II Della Rovere, ultimo esponente della casata, i beni della famiglia furono devoluti allo Stato Pontificio, e l’ex ducato dei Della Rovere si mutò nella Legazione apostolica di Urbino e Pesaro.

Tra il 1797, anno in cui Pesaro entra nella Repubblica Cisalpina creata dal generale Napoleone Bonaparte, e il 1815, con la Restaurazione degli antichi governi seguita al Congresso di Vienna, anche i Comuni di Pian del Bruscolo, insieme con le zone del Montefeltro comprese nel Dipartimento del Metauro, sono soggetti a più riprese alla dominazione francese e al governo dello Stato Pontificio.

L’11 settembre 1860 le truppe piemontesi guidate dal generale Cialdini attraversano il fiume Tavollo, poco sotto Tavullia, decretando anche nelle Marche il passaggio al Regno d’Italia, che verrà sancito l’anno successivo con i referendum indetti nelle diverse città.

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